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Abituati come siamo a cercare il senso di ogni cosa, quale significato possiamo trovare nella vita di un bambino ammalato di SMA vissuto appena cinque anni e mezzo? Nicolas, il piccolo protagonista del racconto, accenna a una risposta. «Di fronte alla mia ferita, di fronte alla mia fragilità le persone possono avere due atteggiamenti diversi: girarsi dall'altra parte e scappare, magari con un sorriso intriso di tristezza e paura, oppure avvicinarsi fino a entrare in me, nella mia ferita, lasciarsi abbracciare e coccolare dalla mia fragilità che, in fondo, è una delle poche cose che posso donare. Questo è straordinario perché io con la mia fragilità posso aiutare gli altri a crescere: posso aiutarli a trovare sé stessi. Chi sta con me deve togliersi la maschera: se entra nella mia ferita, anche lui come me diventa "ferita", diventa "fragilità"! E presto scoprirà quanto ciò sia vero e importante e quanto invece il mondo che corre là fuori, sia spesso apparente e illusorio». Un racconto che non parla della morte! Una storia vera che celebra la vita. Una testimonianza che rivela al lettore un segreto: un modo per essere un altro piccolo Nicolas, un altro bambino luminoso.